Band

Mathì

Mathì è un’idea poetico-musicale che propone un’evasione dalla realtà, attraverso la creazione di una irrealtà simbolica e immaginifica. Mathì vuol richiamare il termine “metafisica”, e quindi ciò che non è legato alla realtà, per cui i temi, le trame, i personaggi proposti, sono proiezioni immaginose di una nuova (ir)realtà salvifica, edenica, fanciullesca.

Questa visione si riflette nel nostro primo lavoro (totalmente autoprodotto), “Petali Ridenti”: la Natura è un tempio di corrispondenze in cui le minime parti si intrecciano in maniera inconscia svelando segreti arcani. La magia, l'infanzia, la nudità, l'ingenuità sono elementi che appartengono ad un Eden ormai perduto, elementi che affascinano la sensibilità di Mathì il quale canta di fate, eroi salvifici, solitari, elementi naturali personificati. I personaggi si immergono tutti nel tempio segreto per cercare la Causa Prima.




TATSUMI RYUSUI (Japan/berlin)







DOMENICO COSENTINO

Nasco a pomigliano d’arco, un paese di merda .


diplomato al liceo scientifico mi accorgo di non voler fare un cazzo.nel 2006 mi diplomo al corso di scrittura creativa e giornalismo organizzato dalla casa editrice leconte. decido di autoprodurre due opuscoli ( come unica amica una bottiglia sotto le ascelle- racconti-, alone like a dog – poesie-). posso grattarmi le chiappe.sulla scia oleosa di questo successo decido d’inviare una raccolta di poesie in giro sperando in una buona occasione e nel 2008 viene così pubblicato il mio primo vero libro “meglio per tutti dare la colpa a me” edito da graus.


il libro ha buone recensioni su molti portali culturali, carta stampata, e manifesti affissi nei bagni pubblici. nel novembre del 2010 alcuni poveri cristi ( villaggio maori edizioni) decidono di pubblicare un mio romanzo- addio kind of blue, un libro schifoso che descrive una misera esperienza parigina, tra cavalcate selvagge e morti di fame sopravvivo anche a questo.


nel gennaio del 2011 una sagace editrice (il papavero edizioni) pubblica un mio quaderno di poesie ( come un calzino bucato), il suo coraggio è pari alla sua pazzia. ben presto si pente del suo atto, ma è già troppo tardi.nel maggio del 2011 sempre per i tipi della villaggio maori, viene pubblicato un phamplet contente un racconto lungo dal titolo “when the saints…”







Gunzard

Gunzard è un duo che nasce nella desolata provincia di Napoli.
Sono due ragazzi che fanno della musica la loro casa, la loro via di fuga da un mondo che opprime ogni forma di cratività e libera espressione.
Influenzati da diversi generi musicali e provenienti da culture quanto mai lontane tra loro cercano di fondere le loro esperienze,
per crescere come uomini e come musicisti...
La loro musica nasce con l'obbiettivo di esprimere in maniera forte e decisa chi sono...

Cercando di mescolare la loro diversità per far arrivare i loro deliri esistenziali nelle menti degli ascoltatori.






CULTURE WARS

Culture Wars nasce come estremo rimedio alla mediocrità
e alla pigrizia musicale e culturale che circonda due
giovani di provincia. Mirko Salvati e Giovanni Schirru,
amici fin dalla prima adolescenza, cercano di esprimere in
suoni e parole ciò che dell'adolescenza è ancora vivo in
loro, accompagnato dall'inquietudine comune ai nati nei
primi anni '80, trafitti dal futuro e nostalgici di un passato
confuso. Agli stati d'animo si aggiungono i dischi e gli
ascolti, la letteratura e le arti figurative, nell'essenziale
tentativo di trasformare in emozione (ed eventualmente
in musica) qualsiasi cosa possa mantenere svegli dal
riposo generale (anestetizzazione mediatica, deflazione
umana, socialità telematica).










LE SCIMMIE
www.myspace.com/lescimmie


Vasto, anno di riferimento 2007

Siamo agli arbori di una colorata primavera quando nella mente di Xunah cominciano a fluttuare idee correlate al sostantivo

plurale (dotato di articolo) "Le Scimmie"; le idee risultano essere abbastanza chiare fin da subito: chitarra, batteria,

potenza minimale, grezzume a livelli degni di tale affermazione ed energia vitale.

Iniziano a prendere forma i primi riff mentre l'accurata ricerca di un batterista si fa sempre più fitta;

è proprio nell'estate dello stesso anno che avviene l'incontro con Mario, il quale apprezza e appoggia da subito

l'idea; ma si inizierà a lavorare seriamente al progetto soltanto nell'autunno e nel giro di nemmeno un paio di mesi i due si

chiudono in studio per un pomeriggio e una mattinata, ciò che ne uscirà fuori sarà "L'Origine Ep", è ancora quasi tutto

un gioco tanto che la registrazione sembra essere piu una jam che altro.

Con l'avvento del 2008 l'ep inizia a girare e raccogliere consensi inaspettati, dalle semifinali regionali di Italia Wave

alle svariate recensioni su webzine e riviste del settore che porterà il duo a girare per l'Italia per tutto l'arco dell'anno.




2009: Motivi personali e di salute rendono attivo il duo soltanto in sala prove, dove cominciano a svilluparsi

nuove idee e nuovi stimoli.

Le apparizioni del duo si fanno sporadiche e si limitano ad interviste (La3 / Yellow Submarine/ MyGeneration) e ad paio di live.




La vera svolta avviene nei primi mesi del 2010 quando il duo riesce a conquistare nuovamente la semifinale alle selezioni

di Italia Wave.

Questa nuova oppurtunità viene vista fin da subito come un ottima vetrina per presentare i nuovi brani e nonostante

la lunga astinenza da live, la serata va oltre le buone previsioni tanto che il duo riesce a meritarsi la finale.

Nell'estate è stata la volta di un mini tour volto più che altro a testare i nuovi brani live.




Autunno 2010: DROMOMANIA.

Dopo il mini tour estivo, tra fine agosto e settembre, i due si chiudono in studio per dar forma ad un nuovo lavoro,

un concept album dal titolo "Dromomania".















FUCKSIA

Fucksia, l’artista un tempo noto come Luca Marino, nasce vive e cresce nella ridente città di Scafati. Si affaccia nell’articolato mondo della musica fin dall’adolescenza trovando nelle corde della chitarra il suo feeling quotidiano. Perfeziona la sua tecnica musicale esclusivamente in maniera autodidatta muovendo i primi passi sui palcoscenici dei paesi vesuviani con il gruppo “Bidiblù Shift” che nel 2001 fonda insieme ad altri tre variopinti compagni : grazie ad essi Luca forgia le sue ossa e la sua simpatia. Nel 2003 entra a far parte del progetto “El-ghor”, band che in circa sei anni si è affermata sulla scena post rock partenopea, e non solo, pubblicando nel 2007 il cd “Dada Danzè” per la “Seahorse Recording” e nel 2009 il cd “Merci Cucù” edito dalla “SuoniVisioni Record”. Grazie alla band Luca collabora con artisti del calibro di Francesco Di Bella e Davide Arneodo. La rivista musicale “Il Mucchio” individua nell’album Dada Danzè, in cui Luca si dedica alla chitarra ed ai cori, uno dei migliori album d’esordio 2006/2007, permettendo così alla band di esibirsi sui maggiori palcoscenici della penisola. L’annata 2007 dunque contribuisce con rigore alla formazione artistica di Fucksia che nel tempo assume una competenza musicale tale da permettergli di imporre uno stile singolare e deciso ai suoi primi fan.

Di concerto con il progetto El-ghor, Luca intraprende un ambizioso percorso musicale da solista, entrando a contatto con la musica elettronica. Crea, editando suoni dell’ambiente circostante, atmosfere musicali che lui stesso ama definire semplicemente dolci. Una musica che attenua e placa, che accompagna. Si diverte a spaziare fra laptop ed immagini riuscendo così ad interessare la “Muertepop netlabel” per la quale nel marzo 2009 pubblica l’album “Photophobie”, attualmente disponibile in free download. Secondo la rivista “Heavy Impact”, <<Photophobie può essere paura della luce, ma non c'è nulla da temere in questo lavoro, ogni nota è esattamente dove noi vorremmo che fosse, Fucksia ci da l' illusione di essere noi stessi i compositori, mentre è lui a manovrare dolcemente i fili di questo teatro fatto di ombre e colori>>.
Negli ultimi anni i brani di Fucksia sono stati selezionati come colonna sonora del documentario “La Polvere ed il vuoto” dedicato al terremoto del 1980 in Irpinia e dalla Enfant Film nell’ambito di un progetto riguardante la morte del cinema contemporaneo.
Nel luglio 2010 compone le musiche per “L’Immoraliste Di Gide” in concorso al Ravello Festival.
E’ presente nelle compilation edite dalla casa discografica “Go-zombie” americana e “Musicaoltranza”. Parallelamente al progetto solista, Luca è attualmente chitarrista per il gruppo “La Congrega” e tastierista/chitarrista insieme a Dills.
La sua attività nel campo della musica prosegue infine con ottimo successo nelle vesti di dj: con l’eclettico Melke prende forma il progetto “Melke vs Fucksia”: i due si sfidando per ore in un estenuante dj-live-set in cui a farla da padrone sono selezioni di brani musicali figli della cultura giovanile in auge dai lontani anni ’70 e fino ai giorni nostri, con un particolare occhio alla scena musicale degli anni ’80 in Germania. Il progetto ha finora registrato numerosi successi di pubblico, diventando una sorta di appuntamento fisso in determinati contesti urbani quali il Pompeilab.
Fucksia, dunque, si propone oggi come un mix di stile dall’impatto aggressivo ed allo stesso tempo rilassante: un raggiante animale da palcoscenico che riesce a vivere le sue giornate con la stessa allegria di quando era appena adolescente. A breve sarà pronto il suo primo video musicale mentre in cantiere c’è già il prossimo Ep. Studente all’istituto superiore di Desing di Napoli, Luca Fucksia Marino passeggia nel complesso prato della musica con la serenità di chi sa di vivere nel suo mondo.
Biografia a cura di Alessio Arpaia


Deny

Un duo "altro" che viene dai monti con 13 kili in meno, dal blues rurale afroamericano alla avanguardia mitteleuropea:
due e meglio che uno ma anche di tre e di quattro. di cinque non saprei; in più no, cazzo, poi facciamo i Village People.

Il progetto tra il 2005 e il 2006 cresce in Irpinia e in Campania. Oltre trenta date, la produzione di un E.P., le collaborazioni con Mic.Rec. e G.A.rage Records; e ancora la partecipazione al MAS fest, ad Audiomi, al Six Day Sonic Madness Lab, condividendo i palchi con …a toys orchestra e Les Fauves. Nel 2007 comincia la collaborazione con Seahorse Recordings, una delle realtà più rappresentative del panorama indie della penisola.

Il primo album “Sharing Ghosts”, distribuito dalla prestigiosa rete Goodfellas, vede la luce nel Dicembre 2007, e va a cercare lo spericolato equilibrio tra caos e narrazione, impulso e progettazione, emotivo e razionale; con la preziosa collaborazione nella produzione artistica di Paolo Messere (Silken Barb, Ulan Bator, Maisie, Blessed Child Opera).





MELKE
www.myspace.com/melkemusik

Melke, un tempo noto come ENZO LANZA, scopre intorno ai tredici anni il mondo dei brufoli e della musica. Si avvicina al rock melodico e allo ska. Lavora, gioca e si diverte entrando a contatto con gli strumenti classici della musica moderna, in particolare ai suoni di basso e della chitarra elettrica. E’ allievo di Antonello Buonocore, bassista di indubbio valore nel panorama musicale campano. Non ancora diciottenne muove i suoi prima passi in diverse formazioni musicali giovanili mostrando una particolare confidenza con il palcoscenico. I suoi primi lavori di insieme fondono allegria e competenze che divertono il piccolo pubblico dell’agro nocerino sarnese. L’ultima esperienza con la musica strumentale Enzo la vive con gli IMPOE, formazione dallo stile post rock che pian piano si fa conoscere nelle zone di Napoli e provincia. A questo punto però entrano in gioco una serie di pulsioni e di stimoli del tutto diversi. La magia della musica elettronica si affaccia nella sua vita e si fa scoprire pian piano, senza violenza e con grande attenzione. Un grazie particolare Melke lo deve a Luigi Cozzolino, aka Muhe; questi attraverso i sui progetti lo introduce al mondo della musica elettronica. Entrato in un mondo così complesso, Enzo incontra pian piano gli artisti della Morr Music e della Hellcat avvicinandosi al glitch pop tedesco. Un pizzico di cultura e voglia di conoscere gli permettono di “sbariare” fra laptop e suoni reali fino ad editarli e metterli in musica: dopo un attento lavoro esce la sua prima demo dal titolo omonimo: MELKE. Le prime serate in stile IDM, i primi passi e già nel 2007 si accorgono di lui a Roma: si esibisce al BlueRoom, uno dei locali più noti della Capitale dove prima di Enzo si sono esibiti artisti del calibro dei Retina.it e degli Ether. Parallelamente al progetto solista, nel 2007 Melke intraprende una collaborazione con Giuliano Orlando, aka Maegen und Craft, dando vita la progetto NATAGE. La ritmica di Maegen und Craft si lega alla melodia indie creata da Melke dando un senso di serenità e tepore che avvolge il pubblico. I due insieme vantano diverse esibizioni tra cui significativa è quella live all’Arci Oplonti di Torre Annunziata, in un contesto in cui le attività sociali ben si legano con la voglia di fare e la professionalità dei due giovani artisti. Melke insomma riesce a trovare il suo posto nel panorama della musica elettronica, tant’è che nel settembre 2007 si interessa a lui la Minuta Records di Lugano. I tempi sono maturi per il suo album che esce nell’autunno 2007: l’EP dal titolo “Evil house, evil days” è acquistabile on line e inoltre reperibile presso distributori digitali del calibro di beat port, juno e iTunes. L’Ep vuole essere un sincero omaggio a Kim Hiorthoy, dj tedesco a cui è dedicato l’intero lavoro di Melke. Descrivere la musica di Enzuccio dunque sarebbe limitativo, la migliore descrizione possibile sta nell’ascolto: suoni reali che con l’aiuto dell’elettronica si trasformano in sensazioni: Melke




Psychopatyc Romantics
www.psychopathicromantics.com


Un Gruppo senza dubbio raffinato, dove le soluzioni sperimentali sono tante e si traducono in un prodotto che ricorda i primi anni '90. I brani risultano frammentati e imprevedibili, grazie anche ai continui cambi di velocità e all'inserimento di inserti strumentali inattesi che evidenziano a tratti degli spunti folk su una struttura tendente al rock progressivo.

Gli Psychopathic Romantics hanno preferito la ricerca sonora e l'incisività dei testi (sia in inglese che in italiano) alla semplificazione compositrice che avrebbe reso il prodotto più orecchiabile. In definitiva un disco che ad ogni ascolto regala nuovi particolari, ma nel quale i momenti di distensione non riescono ad alleggerire un senso di agitazione che pervade l'intero lavoro.




Lo Sguardo Di Narciso
www.myspace.com/losguardodinarciso

Il gruppo nasce circa un anno fa da un'idea di Francesco Giangrande e Alessio Mirarchi che iniziano mettendo insieme musiche per chitarra scritte dal primo e brevi racconti del secondo per comporre pezzi dall'atmosfera vagamente amara e cupa, con punte di sarcasmo e spunti di riflessione su ciò che ci circonda. L'intenzione è quella di creare qualcosa di originale, i testi non sono cantati, si punta sull'espressività di una voce che parla, la musica è arricchita dalle idee mai banali degli altri componenti del gruppo: Cristina Garofano (violino), Maurizio Piscopo (batteria), Dario Borrelli (chitarra) e Alessia Della Ragione (basso). Ne viene fuori un rock sperimentale che, almeno nelle intenzioni, non si preclude alcuna via di esplorazione e che fa da sostegno alla narrazione di pezzi di vita, di personaggi quasi sempre secondari o dimenticati, emarginati, soli. Tutto ciò che possiamo augurarci è di riuscire a raccontare delle storie in musica. Per toglierle dall'universo delle cose possibili e portarle quaggiù, tra la merda e il sudore di tutti i giorni, tra parole e note, per regalarle a quelli di voi che sapranno ascoltare. Per farlo bene bisogna dare il massimo. E forse è proprio questa, piccola e maltrattata nel marasma creato da tanti dubbi, l'unica certezza che abbiamo.